Martedi - Gennaio 29, 2013 12:45     Visto:322
Illustrissimo Direttore,
Lei sa che nonostante le probabili fibrillazioni ed evanescenze dei futuri governi, siamo oramai molto vicini, volenti o nolenti, ad una qualche modernizzazione della pubblica amministrazione. Non perché questo sia assolutamente necessario, sarebbe un motivo troppo debole, ma perché proprio non se ne potrà fare a meno. I ritardi accumulati sono tali, la sperequazione tra le risorse assorbite (tasse in testa) e la qualità dei servizi erogati così evidente anche al cittadino più distratto e tollerante che non è nemmeno immaginabile una aspirazione europea – quale la famosa agenda Monti cui qualsiasi governo dovrà comunque ispirarsi – in assenza di una radicale riforma dei nostri apparati pubblici.
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Mercoledi - Gennaio 2, 2013 12:33     Visto:377
Se potessimo chiedere ad ogni italiano cosa ne pensa della meritocrazia otterremmo probabilmente un plebiscito a favore del merito. Se invece guardiamo la realtà dei fatti scopriamo che il nostro è uno dei paesi meno meritocratici del mondo. Poiché non mancano gli studi approfonditi sul fenomeno, sulle sue cause e sulle sue conseguenze – ne cito una su tutte, la scarsa mobilità sociale che è la peggior condanna per un giovane – vorrei porre stavolta il riflettore su aspetti meno indagati: che cos’è, in realtà, la meritocrazia? Perché è illusorio pensare che essa possa essere adottata così come si adotta una procedura organizzativa o un qualsiasi sistema di regole? E infine, cosa potremmo fare in concreto per rendere più meritocratico un qualsiasi ambiente, sia esso lavorativo o politico? Continua a leggere;→
Lunedi - Dicembre 3, 2012 12:21     Visto:398
Nel mondo manageriale circola da sempre un grande mito, quello che si possa imparare a prendere decisioni corrette e che quindi con una buona tecnica e un po’ di applicazione il successo sia a portata di tutti. La conclusione è giusta – che il successo sia a portata di tutti, come discorso generale – quella che è sbagliata è la premessa e cioè che si possa imparare a prendere decisioni corrette così come si impara a fare un memo, un budget, o altro. Continua a leggere;→
Domenica - Novembre 25, 2012 12:14     Visto:357
Un proverbio cinese dice: se manca la luce, invece di imprecare, cerca di accendere una candela. Continuare a prendersela con l’abissale ritardo della pubblica amministrazione in attesa della Grande Riforma che chissà quando, e se, verrà, mi fa venire in mente una situazione analoga : perché non proviamo quindi ad accendere una, dieci, mille candele? Continua a leggere;→
Mercoledi - Novembre 21, 2012 12:04     Visto:470
Quando Marchionne volle mettere le mani sullo spot di lancio della nuova 500, commise un’infrazione di etichetta non da poco. Non capita di frequente vedere un capo d’azienda – e che azienda – che va a mettere il becco in una materia da specialisti. Tutti tipetti quelli del marketing, inoltre, decisamente in gamba e piuttosto suscettibili, quando si entra nel loro campo. Continua a leggere;→
Lunedi - Novembre 5, 2012 11:57     Visto:304
Una serie di ragioni storiche e culturali ha fatto sì che lo stile di direzione nelle imprese italiane (in larghissima maggioranza unità di minime dimensioni) si presenti oggi come accentrato, monocratico, poco aperto alla discussione e meno che mai al confronto. L’imprenditore, che ha creato l’azienda, ne è l’anima, il cuore, gli occhi e spesso la mano. Tutto è concentrato nella sua mente, la storia, la conoscenza, la strategia, il futuro. I collaboratori, spesso famigliari o molto intrecciati con i famigliari, sono visti come gli esecutori della sua volontà e le carenze organizzative e comportamentali, ammesso che vengano viste, sono trattate con lo spontaneismo che di solito si riserva alle manchevolezze familiari: una sfuriata momentanea, poi tutto finisce lì. E’ tale la distanza (nella consapevolezza dell’azienda e delle sue necessità gestionali) tra questi imprenditori – che andrebbero definiti più propriamente produttori – e la cerchia delle persone che sta loro intorno che, frequentandoli, la prima cosa che viene da pensare è: ma se si ferma lui, come farà l’azienda ad andare avanti? Continua a leggere;→
Lunedi - Ottobre 22, 2012 7:26     Visto:317
C’è una grande confusione in Italia, seconda manifattura in Europa, su ciò che ci si deve aspettare da un manager, quali debbano essere le sue competenze, quali i risultati che gli si possono e devono chiedere. Continua a leggere;→
Lunedi - Ottobre 15, 2012 7:23     Visto:376
Seguendo la provocazione di Winston Churchill – la democrazia è la peggior forma di governo ad eccezione di tutte le altre – è giocoforza ammettere che tra tutti gli esperimenti inventati dagli uomini per riuscire a trovare un modo di vivere decente, quello della democrazia sembrerebbe il più riuscito. Ma la democrazia ha più di duemila anni e li dimostra tutti. E’ più che legittimo chiedersi se la sua forma originaria – il potere nelle mani del popolo – nata quando le condizioni erano enormemente diverse dalle attuali – sia ancora oggi quella vigente al momento della sua nascita. Continua a leggere;→
Venerdi - Settembre 28, 2012 7:20     Visto:329
Tutti, o quasi, sanno che una corda non la si può spingere, la si può solo tirare. Lo stesso succede per la produttività sul lavoro: non è certamente spingendo le persone a lavorare di più che si ottiene il risultato ma questo molti dirigenti non l’hanno ancora capito. Continua a leggere;→
Lunedi - Settembre 24, 2012 7:17     Visto:379
Quando il vento dell’antipolitica monta a forza di burrasca, il consenso nei confronti dei partiti tradizionali scende a minimi storici e capipopolo improvvisati riescono a intercettare legittime aspirazioni di cambiamento che non trovano soddisfazione nelle minestre riscaldate che vengono propinate da ex mostri sacri senza più un’idea che sia una nelle loro teste frastornate, ebbene, quando succede tutto questo, la Politica vera, laddove ne esistesse una, dovrebbe porsi alcune domande. Continua a leggere;→